Ascension di Alfredo Espino



Ascension
İDos alas!
¿Quién tuviera dos alas para el vuelo?
Esta tarde, en la cumbre, casi las he tenido.
Desde aqui veo el mar, tan azul, tan dormido, que si no fuera un
mar.
İBien seria otro cielo!

Cumbres, divinas cumbres, excelsos miradores…
İQue pequeños los hombres! No llegan los rumores de allá abajo, del cieno; ni el grito orripilante con que aúlla el deseo, ni el clamor desbordante de malas pasiones…
Lo rastrero no sube: ésta cumbre es el reino del pájaro y la nube…

Aqui he visto una cosa muy dulce y extraña, como es la de haber visto llorando una montaña… el agua brota lenta, y en su remanso brilla la luz İun ternerito viene, y luego se arrodilla al borde del estanque, y al doblar la testuz, por beber agua y bebe luz



Ascensione
Due ali! Chi aveva due ali per il volo?
Nel pieno di questo pomeriggio, le ho quasi avute. Da qui vedo il mare, così blu, così addormentato, che se non fosse un mare… bene, sarebbe un altro cielo!

Cime, vette divine, magnifici punti di vista…
Quanto sono piccoli  gli uomini! Le voci non arrivano da laggiù,  dal fango! Né il grido orribile con cui il desiderio urla, né il grido traboccante di cattive passioni…
Ciò che striscia non sale: questa vetta è il regno dell’uccello e della nuvola…

Qui ho visto una cosa molto dolce e strana, come quella di aver visto piangere una montagna… L’acqua scorre lentamente e nella sua controluce risplende la luce!
Arriva un vitello, e poi si inginocchia sul bordo dello stagno, e piegando la testa e bevendo acqua, beve luce.

 Traduzione di Steffany 3E


Alfredo Espino è un poeta di El Salvador nato nel 1900 e morto nel 1928. La sua raccolta di poesie, Jìcaras tristes, è stata pubblicata postuma. 


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