DI NOTTE IN TEXAS
Una macchina correva lungo una strada del Texas.
Non avrei voluto, ma avevo promesso
ad Andrea, un mio amico molto malato, che sarei andato a trovarlo.
Era quasi notte in quella stradina
in cui nessuno passava mai. Sentivo una presenza paranormale. Solo un uomo
aveva osato passarci: io. Questa è la mia storia. Ero da solo mentre camminavo
tra una nebbia umida che mi ricopriva dalla testa ai piedi. Rabbrividii subito
all’idea che qualcuno avrebbe potuto tranquillamente starsene a guardarmi, con
occhi assetati di sangue e voglia di vendetta. A ogni mio passo le foglie
secche scricchiolavano sotto i miei piedi dandomi conforto, ma soprattutto
ansia.
Il solo pensiero che da un momento
all’altro il rumore delle foglie avrebbe potuto cambiare ritmo mi terrorizzava. Ero in mezzo a
una strada senza fine: vivere o rischiare? La
decisione non fu così difficile, ero
un tipo coraggioso, uno forte, in vesti stracce tra quella nebbia che
si faceva sempre più fitta. A un certo
punto il rumore di passi dietro di me mi fece fermare di colpo. Era una
camminata svelta, leggera, appena percettibile. Sapevo benissimo che se mi
fossi girato sarebbe finita. Allungai il passo per distrarmi dall’essere che mi
tormentava. Era impossibile. Ogni mio dubbio mi riportava a lui. Mi girai di scatto,
con il viso contro vento. Non c’era
nessuno. Avevo il cuore a mille, e la mia immaginazione iniziò a
viaggiare: cosa mi sarebbe spettato? Alla fine cosa c’era? Perché mi sentivo
osservato? Tentai di essere ottimista: sarà l’impressione, mi ripetei tra me e
me.
Scese un silenzio di tomba.
E poi un urlo.
Era di una donna. Cosa stava
succedendo dentro quella nebbia così fitta? Credevo di essere arrivato, quando
sentii altri passi dietro di me, sempre più veloci. Qualcosa mi toccò la
spalla, qualcosa di tiepido e melmoso. Del fiato caldo sul collo, una puzza
terribile e una voce che sussurrò piano piano al mio orecchio: “È solo
l’inizio”. Dalla nebbia uscirono i corvi,
per niente tranquillizzanti, con il loro verso stridulo.
Tutto tacque.
Beatrice 1B
Matteo, 3E
MI è PIACIUTA LA STORIA PERCHè SEMBRA DI ENTRARE NEL PERSONAGGIO E TI DA I BRIVIDI (CONTINUERETE LA STORIA ??)
RispondiEliminaLa storia è bellissima. Bel lavoro
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